Hai mai pensato al significato di queste due parole? La differenza è tra crescita personale di qualità e mera sopravvivenza. In genere reagiamo alle situazioni senza riuscire a guardare in modo distaccato il contesto. Questo ci porta a trascinarci in circoli viziosi che non riusciamo ad interrompere.
Agire invece significa prendere di petto una situazione e fare dei cambiamenti proattivi nella direzione che ci interessa. Questa è la via più difficile, richiede il coraggio di chi è disposto a perdere tutto pur di ritrovare se stesso. Ma cosa serve?
Foto: Parco dell'oriolo, il mio sistema in permacultura. Lovanio 2019 - anno 1°.
Anzitutto va fatta chiarezza nei comportamenti e nelle emozioni di ogni giorno, vanno definiti i nostri obiettivi a breve e lungo termine, e purtroppo (o per fortuna) anche messe a nudo minacce e debolezze. Il lavoro su di sé non è facile, si passa dal fastidioso sconforto per arrivare ad un vero inferno. La grande soddisfazione però alla fine arriva, anche se i passi avanti sono pochi in più rispetto a quelli indietro. Perché ciò che conta è l'acquisizione di consapevolezza che guadagniamo. Quanto peso attribuiamo nella vita alla nostra realizzazione personale e cosa significa per noi? Le nostre relazioni più care sono sane e ci ispirano equilibrio? Il nostro lavoro ci appassiona? Sentiamo gioia e pienezza o ci manca qualcosa...?
Se qualcosa non va e vorremmo cambiarlo, la forza di agire avrà un alleato: credere che dopo una scelta sofferta, la bellezza di una vita armoniosa torna a risplendere...
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