Ci sono giorni in cui, stufo di tutto, vorresti qualcosa che ti dia un brivido caldo, come quello dei Matia Bazar. La mente ti propone sogni folli, il buon senso fa il guasta feste e tu rimani deluso con un pugno di mosche in tasca.
Cosa ci fa arrivare al punto in cui alti e bassi ci sfiancano e una amara insoddisfazione inquina le nostre giornate? Mi pare di aver intuito il meccanismo e si riassumere benone così: un obiettivo senza un piano è solo un desiderio.
Suona molto slogan pubblicitario ma è la verità. La motivazione ci viene quando ci sentiamo parte attiva del processo, la fatica viene poi ripagata da progressi e complimenti (perché no?).
E allora la crostata la mettiamo in agenda, assieme a tutti i componenti del nostro progetto, guida passo passo per realizzare il nostro goal, per fare un passo avanti in questo meraviglioso cammino che è la vita.
Se poi la torta è sana e leggera ancora meglio, la gustiamo di più perché l'ingrediente segreto è la nostra felicità e l'orgoglio di averla fatta da soli ricompensa i nostri sforzi.
La ricetta è irripetibile (come al solito l'ho fatta ad occhio), ma questo non deve spaventarci. La nostra soddisfazione deriva sempre da un mix ben bilanciato di vari ingredienti: sapere adattare le relative quantità nell'impasto è arte di vivere...
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